Esattamente un anno fa, il Papa aveva invitato ad Assisi giovani, imprenditori, studiosi per occuparsi di un’urgenza che interpella tutta la famiglia umana: iniziare a praticare un’economia diversa, che non uccida, che non escluda, che parta dalla centralità della persona, dalla dignità di ogni persona, che ne favorisca la fioritura, e che non depredi il creato.
L’invito era attivare ogni processo possibile per ridare un’anima all’economia, che oggi produce scarti sia per il sovra-consumo di risorse, sia per lo sfruttamento del lavoro.
L’evento – inizialmente programmato a marzo 2020 – è stato prorogato a novembre 2020 ed in quell’occasione è partito davvero un processo per provare a sentire insieme le parole “Francesco va, ripara la mia casa che come vedi è in rovina”, come una chiamata, una vocazione, un appello rivolto a ciascuno di noi, per riparare la nostra casa comune: la società, l’ambiente, le comunità in cui viviamo.
Una nostra aderente – Cristina Santhià, dottoranda in “innovation for the circular economy” – ha partecipato all’evento e ne farà una testimonianza al prossimo incontro de La Tela della Diocesi, 11 marzo, dialogando anche con gli amici della Cooperativa Verso L’alto, che gestisce le case associative con grande cura e attenzione all’economia del territorio.
E’ necessario iscriversi tramite il sito www.poliedrocoworking.it
Ciascuno nel suo piccolo può attivare processi virtuosi: vi aspettiamo!
Ecco la registrazione dell’evento: